sabato 8 giugno 2019

Non facciamo morire un sogno, un ideale che ha permesso a Ventimiglia di essere conosciuta nel mondo. I fiori, come è accaduto anche per Sanremo, sono stati la fortuna per un rilancio ed una forma di promozione senza precedenti



"Non facciamo morire un sogno, un ideale che ha permesso a Ventimiglia di essere conosciuta nel mondo. I fiori, come è accaduto anche per Sanremo, sono stati la fortuna per un rilancio ed una forma di promozione senza precedenti". "Per Cary Grant, che la vide molti anni fa, la battaglia di fiori di Ventimiglia era 'lo spettacolo più stupendo ed entusiasmante del mondo' tale è lo sfarzo di fiori, di colori, di odori e armoniose costruzioni impossibili da vedere in altre parti del mondo. Cosa è cambiato in questi anni per arrivare per mettere in seria discussione la realizzazione di tutto questo? Una volta è vero c'era forse uno sforzo finanziario differente, una forma di promozione per il settore floricolo era una cosa normale , c'erano più fiori , più floricoltori e più entusiasmo da parte di tutti , la battaglia di fiori era una tradizione che si trasmetteva da padre in figlio.
Io stesso sono figlio di 'carristi', mio nonno lo era come mio padre ai tempi dei 'Galli del Villaggio' e riconosco bene il sacrificio e lo spirito di unione che si respirava prima, durante e dopo l'evento. Oggi i 'carristi' ci sono ancora, come pure le compagnie (certamente diminuite), alcune si sono unite ma i giovani si dimostrano interessati ed ancora ci credono. Non facciamo morire un sogno, un ideale che ha permesso a Ventimiglia di essere conosciuta nel mondo. I fiori, come è accaduto anche per Sanremo, sono stati la fortuna per un rilancio ed una forma di promozione senza precedenti. Se muore la battaglia e la trasformiamo in un ricordo perderemo certamente un pezzo di storia e di tradizione; senza tradizione non potrà mai esistere la memoria per le nuove generazioni".

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